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Palermo: intitolata a Peppino l'aula magna del Liceo Danilo Dolci

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Legalità: intitolata aula a Peppino Impastato a Palermo

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impastato-peppinoAl liceo Danilo Dolci a Brancaccio,ieri aula colpita da incendio
17 novembre 2014
Palermo. "Il messaggio di Peppino è attualissimo. E' necessario lottare contro ogni forma di rassegnazione. L'incendio che ieri sera ha colpito la vostra scuola è un segnale inquietante, senza allarmismi è doveroso mandare dei segnali forti contro ogni tentativo di intimidazione". Lo ha detto Giovanni Impastato agli studenti del Liceo Danilo Dolci di Palermo, dove ieri sera un'aula è stata danneggiata da un incendio doloso, parlando agli studenti durante l'intitolazione dell'aula magna dell'istituto al fratello Peppino Impastato, l'attivista ucciso da cosa nostra il 9 maggio 1978. "Fare memoria - ha aggiunto Giovanni Impastato - vuol dire ricordarsi di chi ha dato un grande contributo di sangue per far emancipare la nostra terra". Il preside del liceo Domenico Di Fatta ha anche auspicato l'approvazione celere di una delibera presentata dall'istituto per intitolare lo spazio esterno a Felicia Bartolotta Impastato, madre di Peppino.

All'iniziativa sono intervenuti anche il vice presidente della commissione regionale antimafia Fabrizio Ferrandelli, i coniugi Nino e Ida Agostino, il provveditore agli studi Marco Anello, Giovanni Pagano e Nicola Teresi, del coordinamento di Libera Palermo, con cui la scuola ha intrapreso un progetto. "Il simbolo senza il percorso partecipativo è vuoto - ha detto Nicola Teresi - siete voi studenti a riempirlo di senso".

L'iniziativa, decisa mesi fa, vuole essere anche una risposta netta al rifiuto della preside del liceo di Castelvetrano (Trapani) di intitolare l'aula magna a Rita Atria e Peppino Impastato. "Il mio auspicio è che un giorno le case dei mafiosi diventino tutte dei musei che hanno fatto parte del passato - ha detto Anello - l'attivismo dei ragazzi di oggi testimonia un impegno e una sensibilità crescente contro l'indifferenza di un sistema".

ist-ddolci-lavagna-bruciata"A distanza di anni sono oltre 70 i ragazzi che condividono tra studenti ed ex alunni - ha detto il professore Luigi Barbieri - il percorso di legalità intrapreso a scuola".

"Ragazzi, in tutte le lavagne delle scuole siciliane scriviamo 'la mafia è una montagna di merda' - ha dichiarato durante l'incontro Ferrandelli - rispondiamo così ai vigliacchi che hanno bruciato la lavagna della scuola. Usiamo le stesse parole di Peppino Impastato, quel siciliano coraggioso a cui oggi voi intitolate la vostra aula magna".

A conclusione dell'incontro Ferrandelli ha promesso un "interessamento da parte della commissione regionale antimafia sul canone di affitto da 800mila euro" che la scuola, sita in una proprietà confiscata, ha versato ai commissari della provincia di Palermo. 

(da Antimafia duemila)

( 18 novembre 2014 )



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