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Il "Maggio della memoria" e don Gallo

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Il “Maggio della memoria” e don Gallo

Caro Salvo, stamattina stavo ripensando alle retoriche celebrazioni di questi giorni di Falcone. Riconoscendomi pienamente nella tua poesia dell'altro giorno, mi è venuto di getto questo articolo, ispirato dal discorso che facesti la notte dell'assassinio di Peppino a Radio Aut. Posso renderlo pubblico? Mi autorizzi a pubblicarlo? Alessio

"Poche ore fa si è concluso il "Maggio della Memoria". In queste settimane Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato hanno imperversato su facebùk e tuitter, hanno fatto capolino anche in tivù. Fino a ieri. Domani non troverete più nulla sui giornali, non vedrete più nulla alla televisione. Perché il "Maggio della Memoria" è finito. Le sfilate si son concluse, le coscienze si son sciacquate, le lacrime je scurt. Anzi, forse qualcosa domani vedrete. Perché domani ci sarà il funerale di Andrea Gallo, il pazzo eretico di Genova che è morto l'altro giorno. Vi racconteranno la sfilata dei vips al suo funerale, forse si commuoverà anche Mons. Bagnasco, il Grande Capo dei Vescovi Italiani che lo sgridava sempre ma che in fondo gli voleva bene. E poi, si potrà tornare alla vita di sempre. Fino ai prossimi riflettori, fino alla prossima occasione in cui racconteremo ai bambini tante cose belle. Ma solo ai bambini, perché il "mondo dei grandi" è un'altra cosa. Da domani potrete tornare alla vostra vita di sempre, potrete tornare nelle tiepide case e nelle strade dai lampioni luccicanti, alle convinzioni borghesi e alla tranquillità dell'ordine e della disciplina. E' finito il "Maggio della Memoria" e allora basta con questa mafia, basta con questi ultimi, basta con gli emarginati. Don Gallo era simpatico, ma che cazzo, possiamo forse far sedere in teatro una ministro accanto ad una puttana, dare gli stessi diritti ad una trans e ad un parlamentare. Domani potrebbe morire qualche barbone, gente che aveva solo qualche cartone per casa e per tetto solo le stelle. Ma noi ci gireremo dall'altra parte. Volteremo la testa, perché c'abbiamo tanti cazzi nostri a cui pensare, e poi che possiamo forse fargli qualcosa se lui nella vita è stato un fallito. Domani potrebbero picchiare, a Roma o a Milano, a Palermo o a Napoli una coppia di omosessuali o di lesbiche che si prendevano per mano camminando per strada. Sti cazzo di froci, di pervertiti. Sci, vabbé uno ci nasce, la violenza è brutta. Ma cazzo loro provocano, vero? E allora se ne stiano a casa, non pensino a pretendere che i loro sfizi diventano diritti da riconoscere. E nessuno gli farà niente, vero? Ma tutto questo sui giornali non lo leggerete, non lo vedrete alla televisione. Il "Maggio della Memoria" è finito, don Gallo sarà stato seppellito. Ecchecazzo, dobbiamo sempre parlar di loro? Da domani si tornerà a parlare di cose molto importanti, notizie che fanno impallidire tutto il resto. Ci racconteranno di come, anche se fuori stagione, il porcello viene ammazzato per far nascere il porcellino. Ci racconteranno della Befana che se ne va ad Ottobre. Per cui chi se ne frega del barbone che muore, chi se ne frega delle cose brutte, c'abbiamo tanti cazzi, addirittura della mafia ci dobbiamo occupare? E quindi basta con sta memoria, con sta mafia, basta con questi emarginati, sti tossici, sti pervertiti, ste puttane. Giriamo la testa dall'altra parte. Andiamo a mangiare una pizza con gli amici, buttiamoci sul divano a vedere un film che non ci fa pensare a nulla e fa solo ridere e Amen. Chi se ne fotte dei Falcone di oggi, chi se ne fotte dei Peppino di oggi, chi se ne frega di quei quattro terroristi che combattono la TAV(il progresso ci vuole cazzo, volete fermare il progresso?), chi se ne frega di quei 3 pazzi comunisti che fanno baldoria contro le antenne degli americani(e cazzo c'hanno liberato dalla guerra, così li ringraziamo?). Voltiamoci dall'altra parte, non pensiamo più a ste cose tristi, tanto si sa com'è il mondo, si sa che è sempre stato così e mai potrà cambiare, si sa che "chi comanda fa legge". Usiamo il buonsenso, quello che non aveva Peppino Impastato, che non c'hanno sti siciliani che lottano contro gli americani, che non ce l'hanno quei teppisti che ieri a Bologna han messo a ferro e fuoco la città per far parlare gli operai, han fatto bene a caricarli, ecchecazzo, e se uno voleva andarsi a mangiare un gelato doveva avere paura per colpa loro? Quel buonsenso che non c'hanno quelli che parlano di trattativa Stato-Mafia, embé, non si sa che la mafia e i politici si mettono d'accordo? Ma v'immaginate il bordello che vogliono questi? La politica è sporca, te pare che non c'è qualcuno immischiato con la morte di Falcone e Borsellino. Ma se succede un macello so cazzi per tutti, anche per noi. Li abbiamo ricordati, mo' basta, stam'c' zitt'. Usiamo il buonsenso, chi si fa i cazza sua campa fino a cent'anni!

Il "Maggio della Memoria" è finito, da domani non pensiamo più a questi qua. Lasciamo soli quei pazzi che si credono di poter cambiare il mondo. E poi, diciamocela la verità fino in fondo. A noi sto mondo piace. Perché si, l'onestà è bella ma non paga. Se sei onesto ti fottono. Ai bambini raccontiamola la storia di Falcone e Peppino, ma come una favola. Il mondo è un'altra cosa. Non è bello farsi raccomandare, ma se papà non andava da Zio Remo io come cazzo facevo a studiare? Le puttane per strada è 'na brutta cosa, ma ci pensano i carabinieri e i vigili. Non parliamone. Cazzo, ma lo sai quante famiglie saltano se si dice chi ci va? Vu' sfascià li famij? Chi lavora va pagato, ma sti negri, sti rumeni so' loro che vogliono 'na miseria. E poi, se a loro diamo di più, a noi che c'è rimane? Lotta alla mafia, la legalità, la giustizia. Si, so cose tanto belle. Ma sto mondo non cambia, e poi ci dà sicurezza, ci fa andare avanti, ci fa campà. Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rita Atria, Giancarlo Siani. Ma che cazzo hanno risolto? So' morti e tutto è rimasto come ieri. Che cazzo so' morti a fà? So stati solo degli illusi. E sono morti giovani. Noi vogliamo morire di vecchiaia, vero?"

Alessio Di Florio

( 24 maggio 2013 )



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